Il 06 ottobre 2024 si è chiuso una parte del primo Festival della fotografia italiana, presentato da FIAF
Un viaggio unico per esplorare la cultura iconografica italiana dalla sua evoluzione post-bellica fino ai giorni nostri, in dialogo con autori contemporanei, giovani talenti e le avanguardie dell'intelligenza artificiale.
Dal 14 giugno al 6 ottobre, l'incantevole Casentino, in Toscana, ha ospitato a prima edizione di questo evento senza precedenti.
Il Festival si è svolto a Bibbiena (AR), Città della Fotografia grazie alla presenza del Centro Italiano della Fotografia d’Autore (CIFA) e della Galleria a Cielo Aperto, vero e proprio museo permanente della fotografia open-air, unico in Italia.
Sono stati inoltre coinvolti i comuni limitrofi del Casentino, Poppi e Pratovecchio-Stia, nel contesto di un festival che ha voluto anche porre l'accento sull'esplorazione della relazione tra territorio e fotografia.
La mostra centrale, è stata allestita presso il Centro Italiano della Fotografia d’Autore (CIFA)
La mostra centrale del festival, intitolata "Fotografia Italiana: mappe, percorsi e linguaggi", a cura di Denis Curti, riunisce i cento autori più significativi dal dopoguerra a oggi, presentando un panorama della fotografia italiana che si distingue per la sua estetica culturale e paesaggistica unica.
Attraverso un percorso espositivo articolato, la mostra si propone di esplorare i temi identitari della fotografia italiana, dimostrando inequivocabilmente che la fotografia italiana non solo esiste, ma ha anche una sua specificità e rilevanza nel panorama mondiale. Il focus temporale della mostra, dal dopoguerra ad oggi, offre uno sguardo approfondito sulla storia recente della fotografia italiana, evidenziando le peculiarità di ciascun autore e il contesto storico-culturale in cui operavano.
La selezione dei cento autori rappresenta un tentativo di rileggere la storia della fotografia italiana moderna e contemporanea, offrendo una narrazione ricca di sfumature e prospettive. Tra gli autori presenti figurano Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Carla Cerati, Gianni Berengo Gardin, Mario Giacomelli, Guido Harari, Nino Migliori, Paolo Pellegrin, Ferdinando Scianna, Oliviero Toscani, e Francesco Zizola. Ogni autore e ogni immagine sono accompagnati da una descrizione accurata, volta a mettere in luce la loro importanza e il loro contributo alla fotografia italiana.
Attraverso questa esposizione, si intende proporre un viaggio per immagini che riflette la nostra storia collettiva, stimolando la riflessione critica e il dialogo intorno ai temi fondamentali della fotografia italiana. La mostra non solo offre informazioni, ma invita anche a guardare il mondo da prospettive diverse, incoraggiando una visione critica e consapevole del presente e del futuro della fotografia italiana, confermando il ruolo degli autori italiani come anticipatori del futuro e narratori pertinenti della nostra storia collettiva.